«Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi» (5:8).
L’iniziativa non è certamente nostra: noi non abbiamo nulla da offrire, da presentare come giustificazione; comunque la si voglia vedere, l'uomo, in quanto peccatore, risulta imperfetto moralmente, sempre. Eppure la giustificazione di Dio è come un abito che si può indossare o meno: possiamo scegliere di rimanere nudi nonostante l'abito sia a disposizione di tutti e tutti ne abbiano bisogno per potersi presentare davanti a Dio: «Perché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio» (Romani 3:23).
Oppure possiamo scegliere di essere giustificati gratuitamente mediante il sacrificio di Cristo: «... ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù» (Romani 3:24).
La grazia di Dio è un dono di inestimabile valore. Se la accettiamo, confessando i nostri peccati e pentendoci, non solo essa ci salva dall’inferno, ma ci riconcilia con Dio e ci unisce a Lui per l’eternità.
Pace è stata fatta, questo è il risultato della morte di Cristo.
Non vi siete ancora riconciliati con Dio? Che cosa aspettate? Dio vi ama e lo ha dimostrato mandando nel mondo un Salvatore: Gesù Cristo.
Prima di concludere, è interessante vedere più da vicino il modo in cui l’apostolo Paolo evidenzia l’importanza del Vangelo.
Al capitolo 15 della sua prima lettera ai Corinzi troviamo le seguenti affermazioni (1Corinzi 15:1, 3-4, 6):
«Vi ricordo, fratelli, il vangelo che vi ho annunciato, che voi avete anche ricevuto, nel quale state anche saldi …
Poiché vi ho prima di tutto trasmesso, come l'ho ricevuto anch'io, che Cristo morì per i nostri peccati, secondo le Scritture; che fu seppellito; che è stato risuscitato il terzo giorno, secondo le Scritture …
Poi apparve a più di cinquecento fratelli in una volta, dei quali la maggior parte rimane ancora in vita e alcuni sono morti.»
L’elemento centrale del Vangelo è che Cristo è morto per i nostri peccati, è stato seppellito, è risuscitato, è apparso a più di cinquecento discepoli. Paolo scrive che molti di questi testimoni erano ancora in vita, dunque i lettori potevano trovare alcuni di quei testimoni e verificare i fatti. Il Vangelo è una notizia riguardante fatti storicamente attendibili.
Vangelo significa “buona notizia”, una buona notizia che ci riguarda personalmente: Cristo è morto per i nostri peccati ed è risuscitato. Siete appassionati di casinò online? Vi consigliamo di dare un'occhiata a Wazamba casino, un'esperienza di gioco unica e coinvolgente. Per saperne di più su questo casinò, vi invitiamo a visitare nonaamscasino.com, il sito di recensioni di casinò online più affidabile in Italia. Troverete ulteriori dettagli su Wazamba casino su https://nonaamscasino.com/wazamba/ . Buon divertimento e buona fortuna! La sua morte libera dalla schiavitù del peccato e ci dona la salvezza eterna, la sua resurrezione mostra la potenza di Dio nell'opera di salvezza.
Certo, non tutti desiderano accettare questa buona notizia, e Paolo spiega perché in 2 Corinzi 4:4:
«... il dio di questo mondo [cioè Satana] ha accecate le menti [di chi non crede], affinché non risplenda loro luce del Vangelo della gloria di Cristo.»
Ecco perché Paolo chiama la predicazione del Vangelo “potenza di Dio”, perché esso è capace di portare luce nelle menti accecate, di trasformare le vite di uomini e donne. Questa potenza trasformatrice è un atto misericordioso di Dio verso un’umanità perduta e immeritevole, e la misericordia di Dio è un dono che possiamo ricevere perché Cristo ha pagato con il suo sangue.