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Fede e buone opere: che cosa viene prima?

Al centro del cristianesimo biblico c’è la verità che noi non siamo perdonati da Dio perché abbiamo compiuto buone opere, ma, al contrario, le compiamo perché il perdono che Dio ci offre ci dà la motivazione e lo zelo per esse. Le buone opere sono il frutto della nostra salvezza e non il motivo.

Scrive Paolo al capitolo 2, versetto 14, della Lettera a Tito:


«Cristo... ha dato se stesso per noi per riscattarci da ogni iniquità e purificarsi un popolo che gli appartenga, zelante nelle opere buone.»


Cristo si è sacrificato per noi non perché gli abbiamo offerto delle buone opere, ma per “purificarsi un popolo che gli appartenga”.
È questo il significato della grazia. Noi non possiamo ottenere una giusta posizione davanti a Dio per le nostre opere, ma solo grazie ad un dono gratuito, che possiamo ricevere esclusivamente per fede. Ecco che cos'altro dice la Bibbia a riguardo:


«Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio.
Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti; infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo»
 (Efesini 2:8-10).

Le buone opere che compiamo sono solamente una risposta all'amore che abbiamo ricevuto da Dio che ha sacrificato suo Figlio per noi, e mai un mezzo per guadagnarci questo amore.

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